A differenza del passato, oggi la rete sentieristica in montagna è ben curata. Cartelli, segnavia CAI o no, l’escursionismo si è semplificato parecchio. Tuttavia, la semplificazione non dev’essere tradotta in calo d’attenzione!
Una frana, qualche anno di scarsa manutenzione o condizioni meteo difficili bastano a rendere poco evidente la via da percorrere. Proviamo, allora, ad affrontare qualche ostico problema degli escursionisti:
- Sentieri per tutti o no?
Come tutti sapranno, gran parte del territorio italiano è montuoso; spesso, la meta di di un’escursione, prevede il raggiungimento di una o più cime. La stragrande maggioranza di sentieri è alla portata di tutti, ma alcuni di essi richiedono un maggiore impegno fisico, psicologico o addirittura la buona conoscenza del terreno praticato. Sono regole elementari per chi pratica sport di resistenza, ma non per chi conduce una vita sedentaria e occasionalmente decide di affrontare un’escursione. Il caldo, il freddo, un’improvviso cambiamento climatico o semplicemente una scorretta alimentazione possono metterci in crisi. Dunque, vediamo di conoscere meglio la scala di difficoltà della rete sentieristica.
- Quando andare?
Non tutti i sentieri sono liberamente percorribili tutto l’anno; in montagna, sono liberi dalla neve solo dalla tarda primavera all’autunno, durante il restante periodo richiedono piccozza, ramponi, ciaspole o sci alpinistici. In collina o lungo la costa i sentieri sono apparentemente sempre percorribili, ma diventano un problema con l’arrivo della stagione calda viste le elevate temperature. Sicuramente le stagioni migliori per l’escursionismo sono la primavera e l’autunno: caratterizzate da un clima gradevole, ottima visibilità, fioriture rigogliose o abiti autunnali caratterizzano i boschi creando atmosfere particolarmente sceniche.
Prima di affrontare qualsiasi escursione, controllate in dettaglio le condizioni metereologiche della zona. Lasciate perdere applicazioni o widget vari, affidatevi agli esperti come Aeronautica Militare, bollettini valanghe locali, ecc…
- Cosa indossare?
Cosa importantissima in escursionismo è il vestiario; dagli scarponi ai copricapo, ogni capo dev’essere minuziosamente scelto.
Sicuramente i leggendari scarponi da montagna ricoprono un ruolo fondamentale; andreste mai su una macchina con le ruote quadrate anzichè tonde? Non credo… Leggerezza, suola rigida ed antiscivolo, impermeabilizzazione e buona qualità costruttiva sono le regole d’oro per mettere un piede avanti all’altro nel modo più sicuro.
Oltre agli scarponi, sarebbe ideale indossare capi d’abbigliamento tecnici: confortevoli, pratici, leggeri e adatti per qualsiasi condizione (pioggia, vento, caldo, ecc…). I negozi sportivi ne sono pieni, le uniche regole alle quali attenersi sono la stagionalità e le condizioni meteo affrontate; del resto, a voi libera scelta.
Ah, non dimenticatevi mai di mettere nello zaino una maglia e dei calzini di ricambio!
- Come orientarsi?
Come già intuito in precedenza, affrontare un’escursione da sprovveduti potrebbe portare diversi rischi. Conosco gente, incluso me, che pur essendo esperti conoscitori di una zona, senza visibilità o a causa di un imprevisto, si sono ritrovati in un posto diverso da quello dove pensavano d’essere.
E’ assolutamente obbligatorio uscire con almeno una mappa escursionistica della zona aggiornata o ancora meglio una carta IGM 1:25000; in commercio ne si trova di tutte le marche. Per usarle al meglio, ovviamente, meglio avere con se una bussola ed un altimetro.
Troppo difficile? beh, anche qui la tecnologia degli ultimi anni ha fatto passi da gigante: la vasta diffusione della tecnologia GPS e delle applicazioni per smartphone, hanno semplificato molto l’orientamento in montagna. Dotarsi di un GPS da escursionismo è sicuramente uno dei metodi migliori per navigare in montagna. Attenzione però, le pile si scaricano sul più bello; allora, sempre meglio avere la vecchia cara mappa cartacea nello zaino.
- Meglio affidarsi agli esperti.
E’ sempre meglio affidarsi agli esperti, quindi, se sbirciate nei siti di associazioni locali (CAI,cooperative, ecc..) trovate sicuramente ampi spazi dedicati alla promozione di uscite ed escursioni con guide professioniste. Compagnia e professionalità sono indiscutibilmente il modo migliore per affrontare la montagna.
- In caso di guai.
Mi potrei dilungare in un miliardo di nozioni di primo soccorso, ma la cosa migliore da fare in caso di guai è NON FARE! Vi inserisco il link ufficiale della pagina del Soccorso Alpino e Speleologico, qui troverete tutte le informazioni
- Verso il minimo impatto
Che siate da soli o in buona compagnia, ricordatevi sempre d’essere in natura!
Urla e schiamazzi devono essere banditi, i rifiuti vanno riportati a casa. Il fuoco dev’essere acceso solo nelle aree predisposte, e poi spento con la massima attenzione. Bisogna sempre rispettare la proprietà, la cultura e le tradizioni della gente del posto, informandosi prima di partire o affidandosi a una guida preparata.
“Anche i rumori eccessivi che farete la sera al campo, anche i colori troppo sgargianti del vostro abbigliamento limitano l’esperienza di wilderness degli altri che affrontano questi sentieri”
Guida ufficiale del Grand Canyon.
- Cosa manca?
Adesso che finalmente sei pronto per partire in escursione con il tuo zaino perfettamente preparato ricordati di un altra cosa prima di uscire di casa: la testa!
© Salvatore Di Stefano