“Dicono gli atlanti che la Sicilia è un’isola e sarà vero, gli atlanti sono libri d’onore. Si avrebbe però voglia di dubitarne, quando si pensa che al concetto d’isola corrisponde solitamente un grumo compatto di razza e costumi, mentre qui tutto è dispari, mischiato cangiante, come nel più ibrido dei continenti. Vero è che le Sicilie sono tante, non finiremo mai di contarle.”
Cento Sicilie – Gesualdo Bufalino

Facile elogiare la sicilia per uno che ci è nato e vissuto, forse, anche troppo poco, di certo c’è che ogni Siciliano è una irripetibile ambiguità psicologica e morale. Si ha un bel da dire che la Sicilia si avvia a diventare Italia, per ora l’isola continua ad arricciarsi sul mare come un’istrice, coi suoi vini truci, le confetture soavi, i gelsomini d’Arabia, i coltelli e le lupare.
Già; forse, quaggiù, i visitatori devono spesso avvicinarsi con un atteggiamento differente rispetto alle più cosmopolite regioni dell’Italia centro-settentrionale. Quaggiù, la vita può rivelarsi più tradizionale, gli hotel saranno meno fastosi e costosi, i viaggi più lenti e addirittura alcune parti dell’isola potranno risutare persino un po’ aspre, ma si sà, ogni cosa bella ha un suo prezzo!
Pochi luoghi possono competere con quest’isola che offre quasi tutte le maggiori attrattive italiane: arte millenaria, cultura d’altri tempi, buon cibo, strabilianti vini, paesaggi unici e gente semplice. A tutto questo, va aggiunto un retaggio socio-culturale di una terra mediterranea mantenutasi magnificamente sempre appartata.
Passiamo ora a pianificare…
La Sicilia, essendo la regione più estesa d’Italia oltre che l’isola più grande del Mediterraneo, è impossibile da visitare interamente in un’unica occasione, forse riuscireste in un paio di comodi mesi. Detto ciò, è ovvio che bisogna battezzare una porzione del territorio. Pare facile; basterebbe aprire una delle tante guide e puntare il dito su una zona, eppure, la scelta diviene estremamente difficile.
Vi propongo le zone, che secondo me, meritano un’intera vacanza:
– SICILIA ORIENTALE: la zona più antica e singolare all’ombra dell’ultraterrena Etna.
– SIRACUSA E IL SUD-EST: un baluardo barocco dominato dagli aspri monti Iblei.
– SICILIA MERIDIONALE: meravigliose rovine classiche e chilometri di spiagge vuote.
– SICILIA OCCIDENTALE: un pezzo da’Africa italiana dove rieccheggiano le culture Arabe e cartaginesi.
– PALERMO: grande, fatiscente, brulicante di vita, non una città per tutti.
– SICILIA SETTENTRIONALE: i selvaggi monti Nebrodi affacciati sulle ammalianti Isole Eolie
.Quando andare? Meglio da metà aprile a fine maggio o da settembre a fine ottobre.
In tarda primavera, già troverete le temperature più che gradevoli, la macchia mediterranea in piena fioritura e le molto partecipate pittoresche feste pasquali. Le giornate più terse e le temperature più alte caratterizzano il periodo settembrino anche se il paesaggio sarà brullo a causa delle estreme temperature di piena estate.
A BREVE SUL BLOG ALTRI RACCONTI DELLA MIA SICILIA!
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